Sutera. Due interessanti mostre al Museo Etnoantropologico
Due mostre di genere diverso hanno accompagnato gli eventi di questa estate: una di pittura e l'altra di poesie e sculture, entrambi di artisti suteresi.
La mostra di pittura è stata dedicata alla memoria di Pippo Callari, recentemente scomparso. Ventiquattro delle sue opere sono state esposte nel lungo corridoio del museo, sotto la supervisione delle figliole Giuseppina e Filomena. Temi rappresentativi del nostro pittore erano gli scorci paesaggistici dei paesi del Vallone, in particolare quello di origine (Mussomeli) e quello di adozione (Sutera), alternati ad altri immaginari. E poi anche fiori e nature morte. La caratteristica comune delle composizioni erano i colori, inconfondibili: colori dai toni morbidi e complementari, con prevalenza di rosa e azzurro. Un serie di foto ricordava anche le sue altre attività: il lavoro, la musica, il calcio ed il suo indimenticabile salone, dove hanno trascorso il loro tempo libero intere generazioni di suteresi.
L'altra mostra, tutt'ora aperta, è quella di Carmelo Nola, curata dal museo insieme al figlio Nuccio. Le sue passioni erano la poesia e la lavorazione del legno, sostenute da una profonda sensibilità religiosa. Come poeta ha raccontato il lavoro quotidiano, anche alla Montecatini, gli affetti familiari, eventi significativi del paese come la rinascita della confraternita dello Spirito Santo, la partecipazione alla Proloco e a tante manifestazioni le più diverse. Le stesse passioni si sono manifestate nelle sculture di legno che, accanto ad oggetti “di casa” come orologi di varie forme, molto spesso si accompagnavano ad altri utilizzati nelle funzioni religiose, gli ostensori o i pastorali, il Crocifisso da portare in processione con i confrati dello Spirito Santo, nella cui sede era anche collocato il suo Cristo legato alla colonna. Vita ed arte, poesia e scultura, comunità e famiglia, spesso anche fermate in uno scatto fotografico di testimonianza e consegnate alla memoria.
Mario Tona