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Don Salvatore Falzone, più vicino il
Dottorato in Teologia
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Presentare una dissertazione per il
dottorato costituisce – di solito – l’acme di una ricerca
valida e originale, condotta nell’ambito di studi universitari
superiori. Anzi, è considerato un momento solenne che sancisce il
percorso dello studioso che di conseguenza si accredita presso una
comunità scientifica.
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La tèsi dottorale di Salvatore Falzone,
presbitero della diocesi di Caltanissetta, porta il titolo: L’Azione
Cattolica Italiana al Concilio Vaticano II. Aspetti storici e
prospettive teologiche (1959-1969),
ed è stata valutata da una commissione della Facoltà Teologica di
Palermo, in data 12 giugno 2019. Nell’aula multimediale, alla
presenza di sostenitori e familiari del dottorando, si è insediata
la commissione dei docenti: don Rosario La Delfa, presidente, don
Francesco Lomanto relatore della tèsi, padre Salvatore Vacca I
correlatore, la signora Ina Siviglia Sammartino II correlatore.
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In pratica, due storici della Chiesa e
due teologi di professione hanno considerato il valore della ricerca
prodotta, esaminandone sia il contenuto sia la forma. In concreto, la
tèsi consta di 320 dense pagine ed è corredata di documenti in
varie lingue moderne, mentre Acta
et Documenta e Acta
Synodalia del concilio sono
stati consultati nella lingua originale, cioè in latino!
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Nel ruolo di controrelatori sono stati i
docenti Vacca e Siviglia; il ruolo di direttore del progetto di
ricerca ed infine di moderatore, è stato ricoperto (già a partire
dal febbraio del 2014), dal prof. Lomanto, attualmente preside della
Facoltà.
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Confermando il suo personale carisma di
understatement,
il prof. La Delfa (la cui
formazione si è avviata in ambienti angloamericani) è riuscito a
condurre a buon esito la difesa pubblica, sanando pure le
interpretazioni opposte.
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Si potrebbe dire che un esperto di
epistemologia e metodologia teologica, come La Delfa, abbia varato
una piccola impresa scientifica, riconoscendo il contributo tecnico e
formale della tèsi presentata dal candidato; poi, due storici di
professione abbiano vagliato la metodologia storica applicata (e ben
si conosce negli ambienti accademici l’acribìa e il senso critico
del prof. Vacca, padre cappuccino); e infine, un’esperta di
teologia del Novecento (nonché esponente dell’Azione Cattolica
siciliana presso gli uffici romani) abbia delineato le prospettive di
pensiero contenute nella tèsi.
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L’esito dell’esame è stato
soddisfacente: cum summa laude
probatus è il grado con cui
è stato rilasciato il dottorando il quale ora ha l’obbligo di
pubblicare l’estratto della tèsi in sufficienti copie da
presentare alla Facoltà. Di poi, don Falzone sarà doctor
creatus e potrà divulgare il
frutto delle sue fatiche che hanno coinvolto consulenti esterni,
esponenti di alcuni istituti di ricerca, nonché specialisti della
ricerca teologica. Copie dell’estratto saranno pure inoltrate agli
archivi di Roma, Bologna e Milano, dove don Falzone ha recuperato la
documentazione.
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Dopo la proclamazione della mattina del
12 giugno, familiari ed amici del promesso
dottore in sacra teologia si
sono congratulati, consumando insieme un rinfresco nell’atrio della
Facoltà.
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A don Salvatore Falzone, nostro
collaboratore, le congratulazioni per il titolo conseguito e gli
auguri per altri prestigiosi traguardi, da parte di tutta la
Redazione.