Sutera, buccellati con ricetta
tradizionale distribuiti al Presepe vivente
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Sabato, 4 gennaio 2020 nel salone della
Chiesa Madre, dove sono conservati i resti della moschea, sono stati
distribuiti ai tanti visitatori del presepe vivente i tradizionali
virciddrata
secondo la tipica ricetta suterese che prevede innanzitutto l’uso
della farina di maiorca. Anticamente ogni contadino riservava una
parte del terreno alla coltura della maiorca, la cui farina veniva
usata per i dolci. Oggi i contadini preferiscono coltivare altri
grani per arrivare alla farina 00, che garantiscono una resa
maggiore, ma non lo stesso sapore.
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Il 15 dicembre 2014 la giunta comunale
aveva approvato un disciplinare dei prodotti De.Co. (a denominazione
comunale) con cui veniva adottato il logo “Sutera città presepe
De.Co.” da concedere a chiunque utilizzi gli ingredienti
provenienti rigorosamente dal territorio per la produzione del
virciddratu, mandorle e miele locali principalmente. Ora però viene
fatto un ulteriore passo avanti, indicando nella farina di maiorca, e
non una farina qualsiasi, l’altro ingrediente che avvicina il
virciddratu agli antichi sapori della tradizione. A questa ulteriore
conclusione e successiva indicazione il Comune è giunto partendo
dalla manifestazione regionale del treno del gusto che nel giugno
dello scorso anno era stata organizzata dallo Slow Food e che aveva
fatto gustare il virciddratu per la prima volta ai visitatori
provenienti da Palermo secondo la ricetta originaria finalmente
integrale. L’organizzazione Slow Food ha apprezzato le qualità
intrinseche de “Lu
Virciddratu di Sutera” ed
in successivi incontri con l’Amministrazione, promossi
dall’assessora alla cultura Giovannella Difrancesco, nell’Arca
del Gusto, la prima condizione che potrebbe portare Sutera a
diventare presidio Slow Food. Il marchio diventerebbe per il paese un
veicolo pubblicitario ed economico su grande scala, la massima
valorizzazione di questo dolce e di ciò che produce il territorio,
di una filiera di prodotti locali, dalla farina di maiorca alle
nostre mandorle e miele.
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Tona Mario