Coronavirus - COVID-19
come contrastarne il contagio
Lavarsi spesso le mani, evitare luoghi affollati e altro
Anche a Campofranco si segue con particolare attenzione il diffondersi del virus. Nonostante la presenza di alcune decine di persone, arrivate in paese dalla Lombardia, dal Veneto e dall’Emilia Romagna, durante il Carnevale e la chiusura delle scuole, non si sono registrati sino ad oggi casi sospetti. Qualcuno ha preferito sottoporsi, in via precauzionale, in quarantena volontaria, altri hanno seguito normalmente la loro vita sociale. Intanto il corona virus ha varcato i confini di tutte le regioni italiane e degli altri stati europei ed extraeuropei.
Il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, con il supporto dell’Istituto Superiore della Sanità e di un’equipe di scienziati, ha emanato una serie di decreti contenenti le misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, applicabili sull’intero territorio nazionale. Tutti i sindaci hanno messo in atto varie iniziative per informare i propri cittadini sulle disposizioni suggerite dal Governo nazionale e regionale e sui comportamenti da assumere per contrastare e contenere l’epidemia.
Pubblichiamo le raccomandazioni da seguire, che interessano ogni singolo cittadino, al fine di arginare il contagio e rallentarne la diffusione, per le altre si rimanda al sito www.salute.gov.it.
Misure igienico-sanitarie:
a) lavarsi spesso le mani. Si raccomanda di mettere a disposizione in tutti i locali pubblici, palestre, supermercati, farmacie e altri luoghi di aggregazione, soluzioni idroalcoliche per il lavaggio delle mani;
b) evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute e comunque evitare abbracci, strette di mano e contatti fisici diretti con ogni persona;
c) igiene respiratoria (starnutire o tossire in un fazzoletto evitando il contatto delle mani con le secrezioni respiratorie);
d) mantenere in ogni contatto sociale una distanza interpersonale di almeno un metro;
e) evitare l’uso promiscuo di bottiglie e bicchieri, anche durante l’attività sportiva;
f) non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani;
g) coprirsi bocca e naso se si starnutisce o tossisce;
h) non prendere farmaci antivirali e antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico;
i) pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol;
l) usare la mascherina solo se si sospetta di essere malato o si assiste persone malate.

L’invito che gli esperti della sanità ripetono è questo:
nella maniera più assoluta, in caso di sospetto contagio non bisogna andare al Pronto Soccorso o negli studi medici, per evitare di diffondere ulteriormente il virus, ma è necessario rivolgersi telefonicamente al proprio medico curante o contattare i numeri di emergenza, il 118 o il 112.
Per le informazioni il ministero della Salute ha istituito il numero 1500, gratuito da fissi e cellulari, attivo 7 giorni su 7, dalle ore 8 alle 20.
In caso di problemi respiratori è comunque indicato di chiamare il 118, che valuterà le singole situazioni predisponendo l'intervento a domicilio con la possibilità di effettuare i test per verificare che si tratti effettivamente di contagio da coronavirus.
Sono stati già attivati i numeri verdi regionali per l'emergenza Nuovo Coronavirus utili a decongestionare le linee di emergenza (118 e 112) e garantire così una rapida risposta a chi ha bisogno immediato di aiuto.

Calabria: 800 76 76 76

Campania: 800 90 96 99

Emilia Romagna: 800 033 033

Friuli Venezia Giulia: 800 500 300

Lazio: 800 11 88 00

Lombardia: 800 89 45 45

Marche: 800 93 66 77

Piemonte: 800 333 444

Provincia Trento: 800 86 73 88

Sicilia: 800 45 87 87

Toscana: 800 55 60 60

Trentino Alto Adige: 800 751 751

Umbria: 800 63 63 63

Val d’Aosta: 800 122 121

Veneto: 800 46 23 40

Condividiamoli e lasciamo funzionare e libero il numero del soccorso unico 112.
Vincenzo Nicastro