Coronavirus Covid-19
Quarantena e nuovi stili di vita con mascherine,
guanti e distanza di sicurezza
A
Campofranco.
Marzo e aprile sono stati per noi mesi
di isolamento, di sofferenza, di privazione di affetti concreti, di limitazione
di alcune libertà, di scuole e attività commerciali chiuse, con l’obiettivo
della lotta al Covid-19 al fine di salvaguardare e proteggere la nostra salute
e quella degli altri.
Per molti è stato possibile scaricare le
tensioni e l’ansia seguendo i programmi della televisione, navigando su
Internet, visitando Facebook, Whatsapp, Messenger e battendo la tastiera del
computer o del cellulare, a volte in maniera impropria ed esagerata.
Il dato più confortante. Comunque, è che
il 99,5% (novantanove virgola cinque) dei campofranchesi ha risposto con molto
senso di responsabilità ai continui e ripetitivi inviti del Governo Nazionale
(DPCM di Giuseppe Conte) e Regionale (Nello Musumeci) e dei Sindaci, ma
soprattutto delle Autorità sanitarie.
Mai, come in questo periodo, il detto
latino “repetita iuvant” è stato molto attuale ed efficace.
I controlli del territorio, sul rispetto
dei decreti, delle ordinanze e delle raccomandazioni, sono stati effettuati
senza interruzione dai Carabinieri di Campofranco, coordinati dal mar.llo
Cesare Imbrici, da quelli di Mussomeli e dall’unico vigile del paese Giuseppe
Di Carlo, che tra l’altro andrà prossimamente in pensione.
Ciononostante non è stato possibile
evitare alcune multe a coloro che hanno forzato le regole e i divieti.
Soprattutto non è stato possibile evitare alcuni casi di contagio, che hanno
suscitato seria preoccupazione nella popolazione e nel sindaco Rosario Pitanza,
che ogni sera attraverso i suoi audio messaggi esternava le sue raccomandazioni
sul rispetto delle regole, tra avvisi, auguri di compleanni, detti, proverbi e
battute ilari e contenuti dei bollettini medici dell’Azienda Sanitaria Provinciale
(ASP) di Caltanissetta.
Anche chi scrive ha rivolto su Facebook
una quarantina di inviti accompagnati da video su Campofranco e visionati da
centinaia e centinaia di visitatori.
Ci sono state alcune criticità il
rientro in paese di decine di compaesani provenienti dalle regioni più
contagiate del Nord, non sufficientemente controllato. Che per pura fortuna non
ha causato drammi.
Il periodo di quarantena, circa due
mesi, ha bloccato parzialmente, ma in modo incisivo e significativo, lo
svolgimento delle funzioni religiose, come in tutt’Italia: messe senza fedeli,
Settimana Santa e Pasqua senza processioni o manifestazioni esterne, matrimoni
rinviati, funerali all’esterno della chiesa e senza cortei.
Una soluzione precaria e di emergenza è
stata attuata con i collegamenti video e audio in diretta, tramite anche i
cellulari, grazie allo zelo pastorale di due ottimi sacerdoti l’arciprete
parroco Don Luciano Calabrese e Don Maurizio Nicastro, sempre presenti e
disponibili verso la comunità intera e soprattutto con la Caritas verso i più
poveri e i più deboli, dimostrando grande fede e impegno vocazionale.
Difficilmente dimenticheremo le immagini dei due sacerdoti che in preghiera
hanno percorso ogni via di Campofranco per stare vicino ai fedeli e alla gente
e invocare il superamento della pandemia.
Anche
le ricorrenze nazionali del “25 Aprile” e del “1° Maggio” sono state celebrate
in forma alquanto ridotta. L’Amministrazione comunale, collaborata da alcuni
aderenti all’associazione locale Attivamente, ha movimentato nelle due giornate
di festa le vie del paese con il coinvolgimento dei bambini e dei ragazzi delle
scuole. Molto utile è stato il servizio della Protezione Civile “Fontana delle
Rose” soprattutto nel ritiro e consegna delle medicine a coloro che erano
impossibilitati e ritirarle. Il Comune ha distribuito porta a porta delle
mascherine monouso, fornite dalla Protezione Civile.
Una cosa è certa, per alcuni mesi ancora
cambierà il nostro vivere quotidiano: mascherine, guanti, distanza interpersonale
di sicurezza di almeno un metro in rapporto alle situazioni e ai luoghi
frequentati, come abbiamo scritto nel numero precedente.
Penso che un periodo “così non ritorni
mai più”, con guanti e mascherine colorate di blu.
Richiamo queste parole della più bella e
internazionale canzone “Nel blu dipinto di blu” di Domenico Modugno (1928 -
1994) con l’augurio per tutti noi di riprendere nelle prossime settimane a
“volare”, a vivere una vita normale, facendo tesoro di questa drammatica e
lunga esperienza, che ci ha causato amarezze e delusioni, ma anche tante di quelle
soddisfazioni che ci danno la forza di continuare.
Vincenzo Nicastro
A SUTERA
L’emergenza
Covid-19 ha indubbiamente segnato gli ultimi mesi anche degli abitanti del
Vallone, nonostante il numero dei casi registrati nella zona in questione sia
stato fino ad adesso relativamente basso. A Sutera, al momento della scrittura
di questo articolo, fortunatamente non sono ancora stati registrati casi di
Coronavirus, e di ciò va dato merito sia ai cittadini, capaci di rispettare al
meglio le norme attualmente vigenti, che all’Amministrazione Comunale, messasi
al lavoro già all’inizio dell’emergenza. A fine Febbraio, infatti, questa ha
iniziato ad affrontare l’emergenza proponendo alle attività locali le dieci
regole di comportamento da seguire, per poi dare notizia che chiunque fosse
rientrato dalle regioni del nord colpite dal Covid, ma successivamente anche
dalle altre, avrebbe dovuto registrarsi sul portale regionale, mettersi in auto
isolamento e comunicare il proprio ritorno al medico di famiglia.
L’8
Marzo, appreso il DPCM e il regolamento regionale, l’Amministrazione ha fatto
in modo di diffonderli efficacemente, comunicando i numeri utili della Regione
e dell’ASP di Caltanissetta. Poiché le prime restrizioni comprendevano i
distanziamenti di almeno un metro nei luoghi pubblici, il Sindaco Grizzanti ha
emanato un avviso in cui sottolineava gli obblighi da rispettare accompagnati
da diverse raccomandazioni. Il 9 Marzo sono quindi state sospese tutte le
attività pubbliche, il mercato settimanale, il cimitero comunale, la biblioteca
comunale e il museo etnoantropologico. L’Amministrazione ha disposto un sistema
di turnazione dell’accesso agli uffici comunali ed un sistema di turnazione per
i dipendenti comunali, così da assicurare un corretto funzionamento della
macchina amministrativa, a discapito della situazione attuale, tutelando la
salute degli impiegati.
Una
volta pubblicate le diverse versioni delle autocertificazioni,
l’Amministrazione si è occupata di diffonderle. Il Sindaco ha quindi scritto
una lettera aperta per ringraziare i cittadini suteresi, presenti sul
territorio o meno, non soltanto per la collaborazione, ma anche per essere
stati a volte in prima linea nella lotta contro il Covid. Ha ringraziato anche
coloro che sono rimasti lontani dalle proprie famiglie, mostrando solidarietà e
sacrificio. Oltre alla lettera aperta, il Sindaco ha fatto una serie di
videomessaggi per rassicurare la popolazione, esortando tutti a restare a casa.
Il
primo problema riscontrato è stato quello di garantire agli anziani il servizio
a domicilio dei farmaci. È stato fatto un censimento di coloro ritrovatisi soli
durante l’emergenza, ed è quindi stato predisposto un servizio di volontariato
in merito. I membri dell’Amministrazione hanno chiamato gli anziani in
questione per assicurarsi delle loro condizioni.
Per
incoraggiare i cittadini, l’Amministrazione ha aderito all’iniziativa che
prevedeva l’illuminazione della facciata del Palazzo Comunale con il tricolore
della nostra bandiera. Appena possibile ha anche provveduto alla sanificazione
dello stesso Palazzo Comunale e dei luoghi frequentati ancora dalla popolazione
per la soddisfazione dei bisogni primari, nei pressi delle attività aperte. In
un secondo momento, con l’ausilio della Coldiretti, sono state sanificate tutte
le vie del paese, anche quelle più interne.
L’amministrazione
ha aderito con il Distretto Sanitario D10 al servizio di sportello psicologico,
diffondendo poi il calendario dell’ASP ed i numeri utili per il tele-consulto
con i medici specialistici. Ha spiegato passo passo come accedere al bonus di
600 euro dell’INPS per i lavoratori con Partite Iva, quelli autonomi, i
lavoratori agricoli, del turismo e dello spettacolo.
È
stato disposto un servizio di soccorso alimentare, che ha coinvolto gli
operatori economici che assicurarono i prodotti alimentari ai soggetti
economicamente svantaggiati. Sono stati erogati buoni spesa per gli alimentari
e i generi di prima necessità, in favore dei cittadini colpiti da una
situazione di svantaggio economico.
La
presenza dei Vigili Urbani sul territorio è stata ovviamente garantita, con
frequenti posti di blocco.
Durante
l’avvicinamento alle attività Pasquali, l’Amministrazione ha provveduto a
comunicare alla popolazione, sfruttando anche i social, i vari divieti vigenti
nel periodo in questione.
La
Predil s.r.l e Gaetana Turone, proprietaria del proprio mini shop, hanno donato
alla cittadinanza il materiale per poter produrre delle mascherine. Le
dipendenti comunali si sono offerte di cucirle ed alcuni volontari le hanno
distribuite.
Per
Pasqua il Sindaco ha voluto fare gli auguri ai cittadini con un videomessaggio,
così da poter entrare virtualmente nelle case di ognuno di loro. Il giorno di
San Paolino, coscienti della sospensione forzata delle Feste Patronali, il
Sindaco ed il Presidente del Consiglio sono saliti al Santuario di San Paolino,
per partecipare alla Santa Messa Officiata dall’Arciprete Padre Leonardo
Mancuso. Quest’ultimo, grazie all’aiuto di un gruppo di giovani volontari che
collaborano attivamente con lui dal suo arrivo a Sutera, durante questi mesi di
emergenza ha permesso alla popolazione Suterese di seguire virtualmente le
diverse attività religiose, condividendole in streaming sui social, in tempo
reale. Anche quest’anno, o meglio, soprattutto quest’anno, la cittadinanza è
stata affidata ai Santi Protettori San Paolino, Sant’Onofrio e Sant’Archileone.
Più
volte il Sindaco ha voluto dimostrare la propria gratitudine all’Arciprete, che
in questa situazione precaria è quindi stato molto vicino a tutti i cittadini,
mostrandosi una guida spirituale attiva, disponibile e presente.
L’Amministrazione
e il Sindaco hanno voluto infine rassicurare i cittadini in merito agli ultimi
eventi riguardanti l’Ospedale di Mussomeli, perché non è stato coinvolto alcun
abitante di Sutera. Hanno tuttavia ribadito di non abbassare assolutamente la
guardia.
Sono
state distribuite porta a porta delle mascherine monouso, fornite dalla
Protezione Civile.
Le
Istituzioni, a Sutera, sono attive, presenti e a disposizione dei cittadini. A
loro, ai dipendenti comunali, alle aziende, alle associazioni, alle attività e
a tutti i volontari che si sono messi a disposizione della cittadinanza, va
quindi adesso un grande ringraziamento.
La
situazione, sul territorio nazionale, sta migliorando, ma sembra che serva
ancora molto tempo prima che ci si possa lasciare l’emergenza Covid alle
spalle. È ancora
più bello, allora, avere anche questa certezza importante: a Sutera nessuno è o
sarà solo.
Emanuele Alongi
A MILENA
Il
tempo sospeso nell’emergenza
sanitaria mondiale Coronavirus - Covid-19 c’impegna tutti interiormente per una
esteriorità inusuale nel periodo ancor più particolare come la Quaresima 2020,
dove ognuno ha svolto sicuramente la propria parte. La Parrocchia Immacolata
vulgo San Giuseppe di Milena, guidata dall’arciprete parroco don Luca Milìa ed
il viceparroco don Giuseppe Gioeli, hanno interpretato questa lunghezza storica
attraverso vari segni.
Durante
la novena a S. Giuseppe è stato chiesto alle famiglie di porre al portone di
casa la stampa del santo nel simulacro scolpito dai Biangardi in atto di affido
della comunità. Il 19 marzo, festa del santo, la statua è stata posta
all’ingresso della chiesa madre in un moto di venerazione. Il venerdì santo 10
aprile i balconi lungo le vie tradizionali delle processioni sono stati
addobbati, come sempre, con coperte bianche e sopra la croce (nella foto a
compendio) per il passaggio dei sacerdoti con il crocifisso. La mattina di Pasqua,
dietro iniziativa di alcuni giovani sono apparsi a ringraziamento del loro
operato degli striscioni ai balconi dipinti, disegnati da ragazzi e bambini.
Questo insieme alle trasmissioni via facebook ed in streaming del triduo
pasquale e la digitalizzazione dei catechismi e del corso prematrimoniale.
Nel
silenzio assordante ed avvolgente di questi giorni di quarantena. Nella
necessità di distrarsi personalmente come artista lavoro ad un dossier fatto di
disegni, collages ed appunti sui modelli di autocertificazione a documentazione
del sentimento interpretativo individuale e comune in contatto anche con il MAN
Museo d’Arte della Provincia di Nuoro per il contest Diario della quarantena #artecheresiste
Vincenzo C. Ingrascì