“LA PAROLA”

Il Prologo del Vangelo di Giovanni – 2

Dopo aver fatto l’ingresso nel prologo con il volto del Salvatore, continuiamo seguendo il prologo dal versetto 6 in poi ci dice; Venne un uomo mandato da Dio e il suo nome era Giovanni Egli venne come testimone per rendere testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di lui.

Chi è questo Giovanni di cui parla l’evangelista? non è lui, ma un altro Giovanni. Il papà di questo si chiama Zaccaria e la mamma Elisabetta. Sono due sposi anziani, lei era sterile, lui è un sommo sacerdote e lei è una casalinga, Elisabetta è cugina della Vergine Maria che diventerà la mamma di Gesù. Non avevano figli e come noi sappiamo nell’Antico Testamento non avere figli per una donna era una situazione brutta, come se fosse un castigo di Dio loro pregavano sempre per averne almeno uno. Un giorno mentre Zaccaria officiava davanti al Signore nel turno della sua classe per svolgere il suo ministero sacerdotale gli toccò in sorte di entrare nel tempio per fare l’offerta dell’incenso; mentre stava eseguendo il rito gli apparve un angelo del Signore ritto alla destra dell’altare dell’incenso. Al vedere l’Angelo Zaccaria si turbò e fu preso da un grande timore.

Ma l’angelo gli disse: Non temere, Zaccaria, la tua preghiera è stata esaudita, tua moglie Elisabetta ti darà un figlio, che tu chiamerai Giovanni. Zaccaria rispose “Come posso conoscere questo?” Zaccaria malgrado il grande desiderio di avere un figlio non ha creduto quello che gli aveva detto l’Angelo Gabriele e per questo resto muto fino alla nascita del Figlio. Ora sappiamo chi è il papà e la mamma di san Giovanni, il battista. Il Figlio di Zaccaria ed Elisabetta era già nel progetto di Dio che inizia già dal seno della madre, Giovanni   fin dal seno della madre quando Maria entra nella sua casa esulta di gioia e viene ripieno dello Spirito Santo. Giovanni fin dalle viscere della madre ha conosciuto colui che doveva venire, l’Atteso, il Messia. Gesù si è manifestato a lui donandogli lo Spirito Santo che lo condurrà per tutta la vita fino alla morte.

Diac. Vincenzo Esposito