Contributi triennali alle piccole e micro imprese dei comuni dell’area interna del nisseno


Comuni area interna e periferici della provincia di Caltanissetta

Fondo triennale contributi per attività economiche, artigianali e commerciali

Comune

Classe Comune

Abitanti

Fondo 2020

fondo pro capite 2020

Fondo 2021

fondo pro capite 2021

Fondo 2022

fondo pro capite 2022

Fondo totale 2020/ 2022

Fondo totale 2020/2022 pro capite

Vallelunga

E - Periferico

3.331

54.162

16

36.108

11

36.108

11

126.379

38

Campofranco

E - Periferico

2937

49.174

17

32.783

11

32.783

11

114.740

39

Milena

D - Intermedio

2924

49010

17

32673

11

32673

11

114.356

39

Resuttano

D - Intermedio

1.911

36.185

19

24.123

13

24.123

13

84.432

44

Marianopoli

E - Periferico

1775

34.463

19

22.976

13

22.976

13

80.414

45

Villalba

E - Periferico

1.564

31.792

20

21.195

14

21.195

14

74.182

47

Sutera

E - Periferico

1.320

28.703

22

19135

14

19.135

14

66.974

51

Acquaviva

E - Periferico

928

23.740

26

15.827

17

15.827

17

55.394

60

Bompensiere

D - Intermedio

542

18.854

35

12.569

23

12.569

23

43.992

81

Totale euro

 

 

326.083

 

217.389

 

217.389

 

760.863

 


La prima cosa che salta agli occhi è l’assenza del comune di Montedoro, oggettivamente comune montano e periferico, ma che formalmente non soddisfa tutti i criteri tecnici a suo tempo fissati per essere considerato tale. Infatti pur essendo un comune dell’area interna della nostra provincia ed inferiore ai cinquemila abitanti, non è considerato abbastanza distante dal capoluogo da essere inserito in questa classe di comuni secondo tutti i parametri nazionali di riferimento. Nove dei 22 comuni della nostra provincia rientrano in queste caratteristiche, mentre altri quattro sono intorno o sotto i cinquemila abitanti ma finiscono per essere o vicini al mare o vicini al capoluogo. Né gli uni né gli altri hanno molto da rallegrarsi, con strade indegne, collegamenti pubblici inesistenti, alto tasso di disoccupazione, assenza di intere classi generazionali, povertà diffusa (vissuta spesso con grande dignità), scarsi servizi. In questo contesto un aiuto straordinario alle piccole imprese artigianali e commerciali può essere l’occasione per inserirsi in un mercato più ampio, in tempi di pandemia, grazie alla forzata scelta del lavoro o marketing a distanza, la scuola e gli uffici che spingono a una nuova riorganizzazione. Ricordando comunque che il Covid è venuto diversi anni dopo l’approvazione di questo strumento di sostegno e supporto all’economia, per uno sviluppo più ampio ed innovativo. In via più generale, comunque, oltre la metà dei comuni siciliani non supera i cinquemila abitanti, una massa critica non in grado di generare sviluppo autonomo in maniera tradizionale.
La somma complessiva destinata a sostenere le attività economiche, artigianali e commerciali di questo gruppo di comuni della nostra provincia ammonta nel triennio a 760.863 euro, piccola parte dei 210 milioni riservati a tutti i comuni italiani che si trovano nelle stesse condizioni. I comuni italiani dell’area definita interna e periferica sotto i mille abitanti sono complessivamente 1.445, quelli fino a duemila sono 943, fino a tremila 496, fino a cinquemila 217, per un totale complessivo di 3.101 comuni, di cui 438 nelle isole. Il contributo medio ai comuni italiani interessati nel triennio sarà di 67.720 euro, quello riservato ai comuni insulari, leggermente più alto, è di 78.830 euro.
Il decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 24 settembre 2020 è stato pubblicato nella gazzetta ufficiale n. 302 del 4 dicembre scorso ed è indirizzato alle piccole e micro imprese, per aiutarle a crescere ed inserirsi in una dinamica competitiva con altre realtà più grandi, anche per attenuare le difficoltà della pandemia Covid-19. Possono essere contributi a fondo perduto per spese di gestione, ma anche per iniziative che, guardando al futuro, agevolino la ristrutturazione e l’ammodernamento, le innovazioni del digitale, il marketing su internet o la vendita a distanza, con finanziamenti in conto capitale o a fondo perduto per l’acquisto di macchinari, investimenti anche immateriali.
Si chiede ai comuni assegnatari di pubblicizzare nel loro sito internet la fonte di finanziamento.
Mario Tona