Una bella pagina sulla Liberazione
Il XXV Aprile e Calogero Falci di Montedoro, mio padre
Grazie all'intraprendenza di mio nipote Fulvio e alla competenza di un
amico ricercatore (li ringrazio pubblicamente), nei giorni scorsi sono
venuto in possesso, dopo 76 anni, di un documento riguardante mio papà
ai tempi di "QUEL" 25 Aprile.
Si tratta di un ringraziamento, a firma congiunta del CLN (Comitato di
Liberazione Nazionale) e del Comune di Somma Lombardo, a mio papà,
allora ventiduenne, e ad altri due commilitoni meridionali che- dice
testualmente la nota- "hanno contribuito alla liberazione del Comune di
Somma Lombardo comportandosi in modo esemplare".
E continua la nota: "I signori di cui sopra avranno sempre la stima e la riconoscenza da parte dei cittadini di questo paese".
La lettera spedita da Somma L. il 3/5/1945, e destinata ai Comuni di
residenza dei tre (Montedoro, mio papà; Ariano Irpino, Partinico gli
altri due), lettera di cui solo adesso ho conoscenza, non penso sia mai
stata recapitata ai tre destinatari. Chissà perché! Lo avrei saputo:
mio padre me l'avrebbe mostrata, visto che mi raccontava sempre delle
sue vicende da "sbandato" del "Nizza Cavalleria", dopo l'8 Settembre
1943, da Pinerolo a Somma, dove aveva trovato benevola accoglienza in
una famiglia e dove mi pregava di condurlo le poche volte che veniva a
trovarmi a Senago.
Una volta lì, però, non riconosceva nulla: erano trascorsi più di 60
anni da allora, lasso di tempo che trasforma la fisionomia di una
persona e lo stesso fa per l'aspetto di un territorio.
Oggi papà sarebbe stato orgoglioso di avere tra le mani quella nota. Io e tutti i suoi cari lo siamo, oggi, per lui.
Buon 25 Aprile, papà, e buon 25 Aprile a tutti.
Nicolò