Incendi in Sicilia, attenti alla prossima estate
Subito dopo la seconda guerra mondiale, la Regione Siciliana per
arginare il fenomeno dell'emigrazione di massa e per ampliare il
territorio boschivo, ormai quasi inesistente, si prodigò per l'acquisto
dei latifondi, ormai abbandonati dagli sfruttatissimi mezzadri.
A causa del riscaldamento globale gli incendi del futuro saranno sempre
più numerosi e devastanti. A patirne le conseguenze saranno le zone
temperate di tutto il mondo ed in particolare la Sicilia.
Certamente tutti ricorderanno il devastante incendio che l'anno scorso
ha colpito l'Australia, dove l'eucalipto è la pianta più diffusa.
Allora quasi un terzo dell'area boschiva Australiana andò in fumo,
causando la morte di migliaia di koala, unico animale a riuscire a
nutrirsi delle foglie tossiche di questa pianta.
Stranamente i dirigenti forestali dell'epoca, anziché privilegiare la
biodiversità, preferirono far collocare a dimora monocolture di
conifere e di eucalitti.
Due specie di piante altamente infiammabili, che tuttavia si sono
dimostrate resistenti contro gli incendi, specialmente gli eucalipti,
piante di origine australiana, le quali hanno addirittura bisogno del
fuoco per potersi propagare.
Inizialmente si penso all'azione sconsiderata di alcuni piromani, ma
successivi. accertamenti stabilirono che furono le stesse piante a
provocare gli incendi successivi.
Se le temperature aumenteranno ulteriormente, secondo alcuni esperti in
materia, gli incendi del futuro saranno devastanti mega incendi che si
verificheranno laddove si trovano le più grandi foreste delle zone
temperate, come l'area mediterranea, australiana, cilena e californiana.
Praticamente era successo che piccolissime particelle incandescenti che
si staccavano dalla corteccia del tronco, trasportate dai venti caldi,
appiccavano il fuoco anche a diversi chilometri dal primo punto fuoco.
Più incendi ci saranno, più le temperature aumenteranno, per via dell'anidride carbonica immessa nell'atmosfera.
Anche se in Sicilia, date le ridotte dimensioni boschive, non sussiste
il pericolo di mega incendi, purtuttavia nel futuro, specialmente nelle
zone temperate, avremo mega incendi che non si spegneranno nel giro di
poche ore, ma dureranno settimane o addirittura mesi, come è già
avvenuto nelle zone temperate sopra citate.
La conseguenza principale sarà lo scioglimento dei ghiacciai, fenomeno
già in atto in tutti i ghiacciai del mondo. Persino il ghiacciaio della
Groenlandia che è il ghiacciaio più grande del mondo, dopo quello
dell'Antartide, si è ritirato di oltre il oltre il 30 %.
Se non ci sarà un cambio di rotta, alcuni scienziati stimano che tra
mezzo secolo non solo non esisteranno più ghiacciai, ma neanche tutte
le città costiere ed il loro entro terra.
Non si salveranno neanche i paesi che si trovano arroccati sulle
montagne o situati alle loro pendici per via delle frane che si
verificheranno sempre più devastanti per la mancanza della copertura
arborea e della conseguente funzione di trattenimento del suolo.
Quando sta avvenendo nel mondo mi ricorda la storia degli abitanti
dell'isola di Pasqua, i quali, circa due secoli fa, per realizzare
statue di pietra sempre più grandi, avevano tagliato tutte le piante
della loro isola, al fine di poter spostare le statue, tramite la
tecnica del rotolamento
Solo alla fine si accorsero che senza piante, non solo non poterono
nutrirsi dei loro frutti, ma neanche poterono costruirsi le barche per
andare a pescare. Per accaparrarsi delle pochissime risorse che la loro
devastata isola era ancora in grado di offrire furono costretti ad
ammazzarsi fra di loro
A decimare anche i pochi superstiti, ci pensarono gli olandesi che, nel
lontano 1722, nel giorno di Pasqua, trovando solo uno sparuto gruppo di
indigeni in condizioni misere, cercarono di aiutarli, trasmettendo loro
i virus del vaiolo e dell'influenza, decretando la loro fine
Ci sono i presupposti per una terza guerra mondiale combattuta tra
nazioni contro nazioni per impossessarsi delle poche risorse che la
terra sarà ancora in grado di offrire. Se non si cambia subito rotta,
abolendo l'uso dei combustibili fossili e salvaguardando le nostre
preziose foreste, la sorte del genere umano è già segnata.
Temo che quello che è già successo agli abitanti dell'isola di Pasqua
possa verificarsi su scala mondiale. Gli ingredienti ci sono tutti.
Persino il virus non manca, un tremendo virus che ha già mietuto
milioni di vittime.
Temo che quello che è già successo agli abitanti dell'isola di Pasqua
possa verificarsi su scala mondiale. Gli ingredienti ci sono tutti.
Persino il virus non manca, un tremendo virus che ha già mietuto
milioni di vittime.
Ci sono i presupposti per una terza guerra mondiale combattuta tra
nazioni contro nazioni per impossessarsi delle poche risorse che la
terra sarà ancora in grado di offrire. Se non si cambia subito rotta,
abolendo l'uso dei combustibili fossili e salvaguardando le nostre
preziose foreste, la sorte del genere umano è già segnata.
Salvatore Butera
(già Comandante del Distaccamento della Forestale di Sutera)