Sutera, il punto sui lavori nella Cappella di San Marco
31 agosto 2021. È giunto il momento di fare un ulteriore aggiornamento,
nonché esporre il punto della situazione sul restauro avviato per la
conservazione degli affreschi presenti all'interno della Cappella
rupestre di San Marco.
L'ultimo aggiornamento ha evidenziato l'avvio dello studio dei luoghi e
dell'attività di pulitura nonché lo studio e la ricerca dei materiali
presenti sul luogo per dare indicazioni su quali materiali utilizzare
per il prosieguo del restauro, immediatamente dopo la pulitura.
La dottoressa Giambra, restauratrice incaricata, ha appena comunicato
di avere quasi del tutto ultimato la pulitura degli affreschi
asportando, con un lavoro paziente, delicato e certosino, tutti i
licheni, le muffe e le concrezioni presenti sulle pareti dove sono
posizionati i dipinti; il lavoro svolto ha consentito il riaffiorare
delle figure rappresentate mostrando in bella vista i colori originali
sulla parte meno danneggiata dalle intemperie del tempo.
Il mese di luglio pertanto ha visto l'avvio della fase di pulitura
superficiale consistente nella rimozione dei depositi degli aggregati
concrezionati di minerali. Tali sedimenti si sono formati per
successivi depositi di materia, strato su strato, assumendo una forma
d’insieme caratteristica con sporgenze rotondeggianti e/o mammellonare
di dimensioni variabili più o meno spessi che hanno aggredito ed invaso
gran parte della superficie. "La rimozione - dice la restauratrice
appositamente intervistata in merito - è stata portata avanti
attraverso l'utilizzo di un impacco composto da una sostanza basica che
permette di assottigliare e rimuovere i depositi accumulati e creati
nel corso del passare del tempo. Successivamente l'impacco, realizzato
con una soluzione basica e con la polpa di carta, è stato posizionato
sui dipinti; infine si è proceduto alla rimozione, temporizzata
ovviamente, mediante un ultimo finale risciacquo a base di acqua".
Come da impegno preso durante il convegno svolto prima dell'avvio dei
lavori di restauro, in data 21 luglio 2021, l'arch. Daniela Vullo,
Soprintendente ai Beni Culturali di Caltanissetta, si è recata in
contrada San Marco ed ha effettuato un attento sopralluogo sui luoghi
al fine di verificare lo stato di avanzamento dei lavori e mostrando
particolare attenzione ai risultati delle nuove scoperte opportunamente
illustrate dalla restauratrice.
In particolare è rimasta soddisfatta dal lavoro svolto consapevole che
alla luce delle novità affiorate, come ha prontamente comunicato, si
renderà necessario un urgente approfondimento di studi per dare un nome
alle personalità rappresentate negli affreschi, il loro collocamento
temporale nonché la datazione delle figure che sono state sovrapposte
alle originali.
Molto gradita è stata anche la visita del Professore Ferdinando Maurici
e dell'Archeologo Alberto Scuderi che hanno accompagnato la
Sovrintendente ed hanno voluto osservare da vicino gli affreschi nonché
la loro collocazione, l'inserimento all'interno del territorio e nel
suo contesto.
I primi del mese di agosto 2021 e precisamente il giorno 4, la squadra
di restauratori ha anche effettuato una necessaria stuccatura delle
lacune presenti nella parete sud della Cappella mentre,
contemporaneamente, procedeva alla pulitura della parete est.
Durante lo svolgimento di questi ultimi lavori si evidenzia la gradita
visita di Padre Vittorio Rizzone, abate del Monastero di San Martino
delle Scale, archeologo e grande conoscitore delle iconografie nelle
chiese rupesri che, interessato ai lavori avviati, ha chiesto di poter
visionare gli affreschi in presenza. Le immagini viste da vicino, a chi
sa osservare e non solo guardare, hanno evidenziato, tra l'altro, la
presenza di alcuni segni e nomi posti accanto ad alcune figure; inoltre
hanno sottolineato posizioni e caratteristiche peculiari (capelli con
dei ricci, saio alzato su una gamba a mostrare, spalle scoperte da
vestiti, posizioni delle mani, etc..) che riportano certamente a Santi
e/o Monaci.......quindi, riconoscibili.
L'Abate si è mostrato sin da subito entusiasta, interessato dalle
evidenze della cappella; ha attentamente osservato le figure presenti
sulle pareti, fornendo una prima personale impressione sulle figure
rappresentate e riservandosi di esprimere e comunicare dati più precisi
al termine degli studi che avrebbe proseguito, nell'immediato,
servendosi anche di alcune foto ad alta definizione che ha
espressamente richiesto. Dalle prime impressioni è sembrato di capire
che ha individuato elementi che portano ad una vera rivoluzione
rispetto a quanto fino ad ora affermato sulla cappella ed i suoi
"abitanti". Anche il breve confronto con il nostro arciprete, padre
Leonardo, che si è svolto al termine della visita, ha fornito spunti di
alto interesse in prospettiva anche se, in atto, sono emerse delle
evidenti divergenze sulle figure individuale e sulla datazione, che ci
riserviamo di illustrare in seguito al termine delle ricerche. Il suo
studio, comunque, sarà certamente un ottimo contributo per la
definitiva interpretazione degli affreschi.
Con l'avvicinarsi della stagione autunnale delle piogge, si è resa
necessaria la sistemazione della parte superiore della roccia in cui è
scavata la cappella. Il 3 settembre 2021 con l'aiuto di alcuni
volontari e di manovalanza locale si è proceduto alla sistemazione del
"tetto" della cappella per evitare le già individuate infiltrazioni di
acqua che hanno permesso, nel tempo, il danneggiamento del soffitto e
delle pareti della cappella. Per procedere alla chiusura ed al
riempimento delle fessure presenti, attraverso cui si infiltra l'acqua
piovana, si provvederà in seguito quando il laboratorio Geolab, a cui è
stato affidato lo studio dei materiali (vedi precedente articolo),
fornirà i dati e la tipologia dei materiali da utilizzare per la
chiusura e per l'isolamento delle fessure, in rispetto della natura
della roccia.
In data 7 agosto 2021 in piena attività di restauro ed anche in pieno
caldo opprimente, significativa per l'interesse e per la vicinanza
mostrata, è stata la visita del dott. Calogero Ferlisi, presidente del
TAR Sicilia, studioso e appassionato della storia locale ed in
particolare di San Marco, che ha collaborato redigendo la
indispensabile relazione storica la quale è servita da supporto ed ha
accompagnato nel suo iter, il progetto approvato dalla competente
Soprintendenza ai Beni Culturali.
Ricordando che, ancora per poco tempo, ogni mercoledì i restauratori
sono presenti al pizzo San Marco per proseguire ed ultimare il
restauro, visto lo stato dei lavori, l'Ass. G.O.D. ha deciso di
prendersi un impegno per comunicare ufficialmente, attraverso
un'apposita conferenza, l'ultimazione dei lavori di restauro che, con
molta probabilità, sarà entro il mese di ottobre 2021. Inoltre è nelle
intenzioni della G.O.D. effettuare una conferenza di servizio per
annunziare la chiusura dei lavori e successivamente un convegno seguito
da una pubblicazione, per illustrare i risultati dei vari studi avviati
sull'opera e sulla sua creazione, sulla datazione, sulle icone
all'interno rappresentate e sui possibili risvolti futuri per rendere
accessibile l'area a tutti coloro che volessero visionare la cappella
nonché a tutti gli studiosi interessati al sito.
Infine si porta a conoscenza che è già stata avviata a cura
dell'Associazione promotrice la redazione di un libro illustrativo a
documentare quanto fatto, dall'idea di progetto alla sua realizzazione
dove, oltre a trovare tutti i documenti raccolti, articoli di giornale,
relazioni etc.., saranno inseriti e ricordati anche i nomi di coloro
che hanno donato nonché, a vario titolo, hanno permesso la
realizzazione del progetto.
Ancora grazie per l’interessamento mostrato su questo nuovo
aggiornamento e sempre avanti con impegno e serietà sino a raggiungere
il programmato risultato finale.
Martina e Pino Chiparo
Nella foto: Padre Vittorio Rizzone, abate del Monastero di San Martino
delle Scale, archeologo e grande conoscitore delle iconografie nelle
chiese rupestri, insieme alla restauratrice Giambra.