Sutera, convegno G.O.D. “Per una nuova lettura degli affreschi di San Marco”
Sabato 15 gennaio, nella Chiesa di S. Agata di Sutera, si è svolto un
convegno sui lavori di restauro degli affreschi di San Marco. Il
convegno, dal titolo “Per una nuova lettura degli affreschi di San
Marco”, riguardava “li Figureddi di lu pizzu di San Marco”, sede di
culto sin dal tempo dei Greci e Bizantini, finora fatti risalire al VI
secolo d.C., e interpretati come i quattro evangelisti, Gesù, la
Madonna e San Paolino. Ma ora si affacciano nuove interpretazioni.
Nel 2020, l’Associazione G.O.D. ha lanciato una campagna di donazione
denominata “Salviamo la Cappella di San Marco”, con l’obiettivo di
raccogliere fondi per salvare gli affreschi da ogni eventuale degrado,
impedendone così la cancellazione alle future generazioni. L’obiettivo
è stato centrato, grazie alla generosità dei suteresi e di tutti coloro
che hanno voluto salvare quello che viene considerato uno dei simboli
per l’intera comunità suterese.
Ciò ha permesso, in una prima fase, di bloccare il deterioramento
dell’affresco, attraverso una rilevazione con termoscanner,
spolveratura, pulitura, eliminazione di muffe e vari depositi sulle
pareti dove sono posizionati i dipinti, e trattamento dei bordi della
malta, per poi proseguire, in una sua seconda fase, i lavori di
restauro, che a breve saranno completati.
I lavori hanno portato alla luce importanti novità sulle origini della
cappella e sulla collocazione temporale della stessa, grazie alle
attività di studio e di ricerca del Prof. Vittorio Rizzone, archeologo
cristiano e medievalista, nonché abate del Monastero di San Martino
delle Scale. Di origine ragusana, ha partecipato a diverse missioni
archeologiche e campagne di scavi e di studio in Sicilia, a Cipro e a
Malta. È autore di diverse pubblicazioni e di numerosi articoli in
riviste scientifiche nazionali ed internazionali.
Egli ha condiviso con noi un’interessante relazione, analizzando ciò
che è emerso dalle attività di ricerca e di pulitura degli affreschi.
All’origine era una tomba protostorica, a cui è stato aggiunto in basso
una fossa o piano di deposizione, mentre gli affreschi, risalgono al
Quattrocento; la motivazione viene dedotta dalla figura di San Rocco,
vissuto nella seconda metà del Trecento e identificato dalla mano che
solleva il saio per mostrare la piaga della peste (prima figura del
lato Est della cappella). L’altra figura presente nella parete Est è un
Santo Vescovo orientale (Biagio o Basilio). Nella parete Sud c’è un
santo vescovo latino (probabilmente San Paolino) che è stato
sovrapposto ad un altro Santo non identificato. Nella stessa parete,
c’è la Mater Domini che tiene in braccio il bambino Gesù e infine Santa
Domenica che regge la spada del martirio. Nella parete ovest, è
raffigurato un monaco, identificato come Sant’Antonio e un Santo
Vescovo orientale (probabilmente San Nicola). Nella parete Nord c’è una
figura con un braccio scoperto, che potrebbe essere San Giovanni
Battista o Sant’Onofrio; infine, un Santo che regge il Vangelo,
identificato quindi come San Marco.
L’evento è stato organizzato dall’Associazione G.O.D., con il
patrocinio del Comune di Sutera: sono intervenuti il Presidente della
G.O.D. Pino Chiparo, il Sindaco dott. Giuseppe Grizzanti, il
vicesindaco Pietro Alongi, il prof. Vittorio Rizzone, la Soprintendente
ai Beni Culturali di Caltanissetta Daniela Vullo, la restauratrice
Belinda Giambra ed Elisa Turone, figlia del proprietario del sito. A
moderare il convegno è stato il dott. Nino Pardi.
A causa delle restrizioni derivanti dalla pandemia da Covid – 19, la
partecipazione è stata consentita solo a coloro che hanno ricevuto
l’invito, nel rispetto di tutti i requisiti previsti dalla normativa;
tuttavia, l’evento è stato trasmesso anche in diretta streaming, nella
pagina Facebook GODSutera, riscuotendo diversi apprezzamenti e
consentendo a tutti la partecipazione a distanza.
A conclusione del Convegno, è stato firmato un nuovo contratto
riguardante la seconda fase dei lavori: il restauro pittorico degli
affreschi della Cappella di San Marco a Sutera.
Ci auguriamo che il prossimo evento, riguardante la fruizione della
cappella restaurata possa avvenire senza le restrizioni che da due anni
questo maledetto virus ci impone.
Paolo Buttaci