Sutera, il tabernacolo gaginiano di San Paolino si trova a Providence negli U.S.A.
Segnalato da un amico.
Il tabernacolo in marmo realizzato da Domenico Gagini intorno al
1460/70 per la chiesa di San Paolino si trova al RISD museum di
Providence, una città americana dello stato di Rhode Island, donato
dalla signora Gustav Radeke. Ha le dimensioni di cm 50,8 x 73,7.
Sono le informazioni disponibili presso il sito del museo: “questo
tabernacolo fu realizzato per la chiesa di San Paolino a Sutera,
piccolo paese della provincia siciliana di Caltanissetta. Fu progettato
per essere montato su una parete vicino a un altare, dove veniva
utilizzato per conservare le ostie della comunione consacrata.
La sua apertura, che un tempo conteneva una porta, è fiancheggiata da
colonne corinzie ed è sottolineata da linee parallele incise che
convergono verso il centro e creano l'illusione della prospettiva. Il
motivo dominante della scultura è una legione di angeli che circondano
il portale con le mani in preghiera.
Le loro ali gonfie e gli abiti svolazzanti riempiono la composizione di
aspettativa e movimento. In scala decrescente, servono come guardiani
del contenuto del tabernacolo e come assistenti della Madonna col
Bambino raffigurata in bassorilievo sopra l'apertura.” …. “Ricorda la
facciata di una chiesa il cui portale, ora privo di porta, è coronato
da un intaglio raffigurante Gesù bambino e sua madre, Maria.
Progettato per contenere le ostie della comunione consacrata, doveva
essere montato vicino all'altare in una chiesa cattolica romana. Il suo
primo piano simile a un palcoscenico è sostenuto da una sporgenza di
foglie di alloro e inciso con linee per creare l'illusione della
profondità”.
La pagina da informazioni anche sulla figura dello scultore Gagini la
cui formazione avvenne a Firenze e che, dopo avere lavorato a Genova e
Napoli, aprì bottega in Sicilia.
Commentando l’opera, il sito prosegue affermando che “la sua conoscenza
della forma classica, della prospettiva e del movimento è dimostrata
dalle colonne scanalate del tabernacolo e dagli angeli di scala
decrescente che si precipitano avanti con le mani in preghiera.”
Il marmo sembra di colore simile alla piccola acquasantiera della
sacrestia della chiesa, raffigurante San Paolino, ma che porta la data
del 1707.
Abbiamo perduto un capolavoro e non conosciamo le vicende che portarono
il manufatto in America. L’opera comunque rappresenta un periodo di
intenso fervore religioso ed artistico insieme all’urna di San Paolino
e le statue della Madonna delle Grazie e della Madonna del Soccorso.
Nelle foto sopra “particolari” del tabernacolo del Santuario San Paolino
Tona Mario