LE MANIFESTAZIONI DEL CARNEVALE


A Campofranco. Accanto alle manifestazioni organizzate dalle varie organizzazioni con la collaborazione della Pro-loco e dell'Amministrazione comunale, che nonostante gli sforzi non hanno raggiunto i livelli organizzativi e di qualità di qualche decennio fa, hanno sfilato come sempre gli alunni delle scuole materne, elementari e medie. Un posto di primo piano si sono meritati gli alunni delle quarte classi delle elementari del plesso Don Bosco. Dal progetto "Città sana", elaborato dalle insegnanti Maria Borrelli, Alfonsa Rita Gugliotta e Giuseppa Pepi è nata l'idea di rappresentare una satira sull'attualissimo problema della cosiddetta "Mucca pazza": carnevale è anche satira, metafora e allegria. I bambini oltre a sfilare in maschera si sono cimentati in allegri balletti al ritmo di musiche latino-americane. Il loro impegno è stato premiato con una targa-ricordo offerta dall'Amministrazione comunale. ---- Non mancano mai agli appuntamenti con le ricorrenze festive i bambini della scuola materna dell'Istituto San Domenico, il nuovo anno cominciato con il Carnevale ha visto Domenica 18 Marzo i teneri bambini impegnati nella Festa dei Papà. Diversi carri e numerose maschere quest'anno hanno animato il Carnevale a Campofranco, fra queste spiccavano alcuni bambini dai tre ai cinque anni che richiamavano i famosi personaggi animati dei Pokèmon. Le trenta mascherine vestite di giallo con un grande fiocco rosso erano i bambini delle Suore Domenicane che insieme agli altri carri si sono esibiti ed hanno sfilato per le vie dei centro la domenica ed il martedì di carnevale, concludendo i festeggiamenti con giuochi e caramelle nel salone dell'Istituto San Giuseppe per l'occasione addobbato con palloncini e festoni. Alla Festa del Papà, oltre gli invitati speciali "i papà", hanno partecipato anche numerosi parenti, che dopo un discorso introduttivo dell'Arciprete Don Vincenzo Antinoro, hanno assistito ad uno spettacolo di canti , balli e poesie preparati da Suor Agata con la collaborazione di Patrizia. I bambini tutti in divisa hanno recitato ed intonato canzoni dedicate al papà lo concludendo lo spettacolo con due divertenti scenette che hanno suscitato ilarità non solo fra i più piccoli ma anche tra i grandi che hanno applaudito sinceramente i piccoli attori. Alla fine dello spettacolo tutti i presenti hanno potuto assaggiare le prelibatezze ed i dolci preparati dalle Suore e dai genitori degli alunni: frittelle, dolci di vario tipo e bibite.
Totò D'Anna

A Sutera. Come definire il carnevale di Sutera? E' stata una festa di coriandoli, di colori e di divertimento, ovvero la solita ventata di allegria ma con una marcia in più: quella dell'entusiasmo. Si è trattato di un entusiasmo che ha preceduto di gran lunga la sfilata vera e propria e che, oltre a portare in campo la fantasia di tanti "addetti ai lavori", si è rivelato assai contagioso. Ben sei gruppi ,"riconosciuti" come tali, e poi tanti altri giovani e meno giovani a sfilare da "singoli", o a "coppie", per lo più bambini mascherati da classici personaggi fiabeschi o, per la maggior parte, dai protagonisti più in voga dei cartoons giapponesi. E se questo è il contorno, la vera coreografia di vestiti e danze di ogni genere, era lì, nei carri più grossi con tanto di gruppo al seguito. Il gruppo dei cow-boys anzi cow-girls, per cominciare, molto numeroso e variegato quanto a componenti, tutte donne in pista, mamme comprese con figli al seguito: insomma quasi tutte le sportive frequentatrici della palestra di Kiki, che le ha allenate anche in questo caso. Tutte rigorosamente in jeans, giaccone a frange, stivali, cappello texano, e persino armate di pistole e fruste, si sono esibite in coreografici balletti sulle note di una recente canzone di Madonna (al look di quest'ultima, oltretutto, sembravano ispirarsi). Il gruppo degli "m & m", le famose e gustose praline con nocciola al centro e ricoperte di cioccolato. Per l'occasione, erano dei grossi dischi di spugna colorati a "rivestire" i membri del gruppo i quali, ad un certo punto, hanno lasciato spazio alle componenti femminili che, spogliatesi della "armatura spugnosa", si sono scatenate sulle note di un "movimiento sexi". Un gruppo un po' meno numeroso ma particolarmente allegro e "pazzerello", era preceduto da un tempio con l'incisione tradotta in greco, del monte "Olimpo" e affiancata dai disegni di piccole ruspe, parodia dei fatti recenti che hanno riguardato la Valle dei Templi di Agrigento. Al seguito una serie di "dei", più o meno fantasiosi, come la Venere con lo specchio ed Eolo col ventilatore in mano. Il gruppo dei bruchi e dei funghetti era sicuramente il più "piccolo" riguardo all'età dei componenti ma non certo riguardo al loro numero e alla "grandezza" del lavoro della pazienza che deve aver accompagnato Ausilia, durante il periodo preliminare alla sfilata. Hanno eseguito molti balletti e, ad un certo punto, anche loro si sono tolti l'impalcatura di spugna del costume e si sono scatenati in passi abbastanza difficili. In mezzo a tanti balletti riusciti o tentati, colpiva la compostezza di un gruppo di seri (si fa per dire!) rappresentanti del contorto mondo della giustizia: magistrati in toga con tanto di codice sottobraccio, carabinieri con relativi condannati - imputati in manette, e un giudice intento a battere il martello sul tavolo di un fantomatico tribunale. Alle sue spalle una grande bilancia con un braccio pendente sul piatto con su scritto "ingiustizia" anziché su quello della legalità, in ironica contrapposizione ad un'altra scritta: "la legge è uguale per tutti". Va ricordato anche un piccolo gruppo di bambini, simpatiche riproduzioni dei Tele - Tabs. Ed infine, un gruppo "statico" che abbiamo scoperto, a fine sfilata, essersi "impossessato" della piazza Zucchetto già dal primo pomeriggio allestendo una grande casa, quella del Grande Fratello, fornita del suo Tarricone, di insoliti Marina, Cristina, Salvo e tutti gli altri nonché una altrettanto insolita Daria Bignardi e, in più, non sono mancati due nuovi ospiti alquanto originali anche in fatto di nomi: la za Paulina e lu zi Nofriu rabatisi. Un carnevale, pertanto, quello di Sutera che, benchè modesto per le dimensioni, ha saputo creare lo spirito della festa, un festa che è continuata anche dopo la sfilata, per alcuni dei gruppi partecipanti, "esportati" (come è diventata consuetudine da qualche anno a questa parte), nei paesi vicini quali Campofranco e Milena per associarsi ad eventuali gruppi o carri locali e ottenere anche gratificanti riconoscimenti. E per un carnevale che lascia la sua piccola - grande impronta, c'è un sorriso pronto ad accoglierne un altro, magari più grande e con qualche altra novità. All'anno prossimo!
Lina Milioto

A Milena. L'Amministrazione comunale di Milena, la Provincia Regionale e l'A.A.P.I.T. di Caltanissetta con l'associazione Carnevale Milanese, della quale divulgo il sito internet: htt-p://www.milenamilocca.it, e gli sponsors, hanno così costruito la manifestazione di quest'anno. Inizio il Giovedì grasso del 22 Febbraio con la degustazione di piatti tipici della festa (la "polpettata"e non solo!) la presentazione delle maschere di gruppo ed individuali. Il tutto condito con musica bandistica e majorettes a sfilare per il corso. Il Sabato 24 Febbraio in Piazza Garibaldi dalle 21 "Discoteca sotto le stelle" con d.j. Mistery e le sue cubiste. Comunque è la Domenica 25 Febbraio che si entra nel vivo con il raduno dei carri allegorici e la sfilata. Eccone i temi: "La famiglia Addams", "La mucca pazza", "Il Pokemon", "South park", "Il Dragon ball"; la serata è stata allietata dalle "Avana Cuba" e da iniziative personali, fermo restando il riversarsi di tutto il cosiddetto "Vallone" a Milena, pure il Martedì grasso 27 di Febbraio, coi carri usciti di mattina, accompagnati ed accompagnando le scuole del vallone; dal pomeriggio sfilata conclusiva e per ciò stesso il clou della festa con gran finale in piazza alla mezzanotte; e premiazioni ed un arrivederci al 2002. Nella festante moltitudine, un amico mi chiede: Che cos'è il carnevale? Rispondo: indossare una maschera per essere se stessi per poi toglierla e recitare tutto l'anno.
Vincenzo C. Ingrascì

A Montedoro. La scuola elementare Don Bosco di Montedoro, coordinatore l'insegnante Calogero Paruzzo, ha organizzato il 23 febbraio la sfilata delle mascherine di carnevale per le vie del paese. Alla sfilata, oltre agli alunni della Don Bosco hanno partecipato quelli della scuola media con i professori Gaetana La Porta, Angelina Morreale, Carlo Vinci e Antonino Licalsi. Alla manifestazione scolastica hanno partecipato: gli alunni della scuola elementare di Bompensiere con le insegnanti Maria Diprima, Salvina Montalto, Angela Lombardo e Valeria Vella; la classe quarta di Milena con le insegnanti Pina Tona, Carmelina, Manta e Maria Chiaro; il dirigente scolastico dell'Istituto comprensivo di Milena, Bompensiere e Montedoro Prof. Carmelo Tona. La sfilata che ha riscosso un ottimo successo, anche perché l'unica organizzata a Montedoro per il Carn-evale del 200I, è stata programma al fine di fare socializzare gli alunni delle scuole dei tre comuni che costituiscono il nuovo Istituto comprensivo. La classe quinta delle insegnanti Graziella Pennino e Maria Terrana ha fatto sfilare gli alunni in abiti siciliani con dei contenitori d'acqua di una volta: quartare, bummula, bagnare La classe quarta con le insegnanti Giuseppina Capillo, Anna Maria Palumbo e Nadia Baio, con la collaborazione degli alunni e dei genitori, hanno realizzato il carro allegorico "La mucca pazza" mentre gli alunni figuranti erano vestiti da galline e galli, per indicare le carni alternative, e altri da veterinari e macellai. La classe terza con le insegnanti Filippa Ingrao ed Emanuela Arnone, con la collaborazione di alunni e genitori, hanno realizzato il carro "Sicilia assetata" con un grande pannello raffigurante la Sicilia circondata dall'acqua ed un grande rubinetto all'asciutto. I figuranti, in costume siciliano, portavano dei contenitori d'acqua antichi e moderni: quartare, bummula e bidoni di plastica. Gli alunni della classe seconda con le insegnanti Franca Schifano e Giuseppina Amico indossavano delle lattine di coca-cola di stoffa, mentre gli alunni della classe prima degli insegnanti Calogero Paruzzo e Mariella Tulumello indossavano delle lattine di Sprite di stoffa realizzate con la collaborazione dei genitori. Il 27 febbraio gli alunni della scuola elementare e della media di Montedoro hanno partecipato alla sfilata degli alunni con i carri di Milena che ha celebrato, il sesto anno del suo Carnevale, dimostrando senso dell'organizzazione, di spirito di gruppo, impegno e costanza nel migliorare la struttura dei carri e il coinvolgimento della gente del Vallone.
Lillo Paruzzo