Benvenuti a Campofranco La VOCE di CAMPOFRANCOFondato nel 1961Patrocinio dell'Amministrazione Comunale di Campofranco |
Come si raggiunge Autovettura
Treno e Autobus
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Itinerario Religioso-Storico-Artistico
Storico-Archeologico-Artistico
Naturalistico-Scientifico
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Appuntamenti 17 - Festa di S. Antonio Ab. Benedizione degli animali. Falò. 13 - Festa di S. Lucia e processione. Sagra della cuccia (frumento cotto con zucchero o cioccolata) in piazza Crispi. |
BAR
Ristoranti e Pizzerie
Hotel
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Il paese risale al 1573, quando il re Filippo II di Spagna, detto il Prudente, concede il diritto di edificare alla famiglia del barone Giovanni Del Campo. L’insediamento dei nuovi abitanti è favorito da particolari agevolazioni e franchigie. Da ciò il nome di Campofranco. Il nuovo paese, intanto, si innesta su un piccolo casale nel feudo Fontana di Rose. Dopo i Campo subentrano nella gestione del paese i Lucchesi (o Lucchese) Palli. Da ricordare Fabrizio, primo principe di Campofranco (1625); Antonio Lucchesi Palli e Filangeri (1781-1856), settimo principe, che ha incarichi di governo nel Regno delle Due Sicilie e Roberto Lucchesi Palli, tredicesimo ed ultimo principe nominato nel 1951. Le prime costruzioni di rilievo sono il Palazzo baronale (oggi ex Casa del Fanciullo), la chiesa di S. Maria dell’Itria e la chiesa Madre, che segnano la prima delimitazione all’attuale piazza Crispi. Verso Nord-Est, altro segno di delimitazione dell’abitato è dato dalla quasi contemporanea edificazione della chiesa di San Francesco, detta anche di San Calogero. La piazza Crispi diviene subito luogo di scambio relazionale tra i cittadini. Attorno ad essa sorgono le prime abitazioni con vie strette, irregolari e labirintiche. L’antica struttura urbanistica si può osservare ancora oggi a Nord-Ovest (vie Madrice, Lo Re, Tulumello, Lo Manto, Sant’Antonio) e a Sud-Ovest della piazza (vie Petix, Fosse, Sauro, Sciarratta, Ippolito, Enna). Gli incontri e le passeggiate tra i cittadini si svolgono, da alcuni anni, anche nella caratteristica piazzetta della Fontana della Rinascita, che nelle giornate e serate amene si trasforma in accogliente salotto per gente di ogni età. Campofranco diviene comune autonomo nel 1812 ed è aggregato alla provincia di Caltanissetta. Dal 1844 fa parte della Diocesi di Caltanissetta. |
Campofranco è un comune collinare in provincia di Caltanissetta. Conta 3640 abitanti residenti all’inizio del 2002; il massimo della popolazione si raggiunge nel censimento del 1961 con 5113 presenze. Si trova ad un’altitudine di m. 291,20 (Piazza Crispi) e si estende per 36,06 kmq. Confina con i territori di Sutera, Milena, Grotte, Aragona e Casteltermini. Vi si coltivano frumento, vigneti, uliveti, mandorleti, agrumeti. Il suo territorio è lambito ad Ovest dal fiume Platani, che riceve da Est le acque del fiume Gallo d’Oro. Dalla seconda metà del 1800 al 1980 è fiorente l’attività delle miniere di zolfo e, sino al 1990, dello stabilimento di sali alcalini. Ciò porta ad un incremento della popolazione e ad un certo benessere economico e sociale. Oggi svolge un’attività industriale rilevante la Sud Gessi che produce gesso e derivati. Monte Conca Si estende per circa 245 ettari nel territorio di Campofranco. E’ stata istituita nel 1995 dalla Regione Siciliana per tutelare i fenomeni carsici superficiali e sotterranei di rilevanza scientifica e naturalistica e le due cavità naturali dette Inghiottitoio e Risorgenza. E’ gestita dal Club Alpino Italiano - Sicilia. Le acque ricevute dall’Inghiottitoio attraversano da Sud a Nord la cavità di Monte Conca per 520 metri e fuoriescono dalla Risorgenza per confluire nel fiume Gallo d’Oro con un dislivello negativo di m. 132). Lungo il percorso le acque creano un reticolo di cunicoli, gallerie, pozzi e saloni. La vegetazione è al primo stadio della macchia mediterranea. Animali presenti nella riserva: volpe, istrice, riccio, lepre, coniglio selvatico ed altri. Molto diffusi gli uccelli passeracei e i rapaci diurni e notturni: barbagianni, civetta, gufo comune, allocco, gheppio, falco, poiana, aquila del Bonelli, falco pellegrino, airone cinerino ed altri. Lungo le sponde del Gallo d’Oro trovano riposo alcune specie di uccelli migratori. Nella riserva si possono osservare resti di capanne e tombe del Neolitico |
Fontana della Rinascita Fu donata dalla Regione Siciliana perché nelle elezioni regionali del 1955 in paese si registrò la più alta partecipazione di votanti della Sicilia (99%). E’ opera dell'architetto Vittorio Ziino e dello scultore Giovanni Rosone (1910-2001). Nel 1991 è stata restaurata dall’ing. Stefano Diprima. La fontana è formata da un anello di bronzo, diametro m. 5 e largo cm. 95, sostenuto da 9 colonne di m. 2. Dall’interno dell’anello si lanciano in alto e in basso centinaia di zampilli d’acqua illuminati da fari; quelli lanciati in basso fanno apparire l’anello sorretto da un tronco di cono d’acqua uniforme. Sulla superficie esterna dell’anello si trovano rappresentati lo stemma del Comune e la dedica La Regione Siciliana a Campofranco e da destra: elettrodotto che unisce la Sicilia alla Penisola; impulso dato alle opere pubbliche e all’edilizia; viabilità e dighe; elettrificazione ferroviaria e miniere; agricoltura; latifondo; Palazzo dei Normanni, la Sicilia sul trono che regge lo Statuto, tre personaggi con stendardi e le date dei parlamenti siciliani 1130 1296 1848; cantiere navale e traffici marittimi; artigianato, saline; pesca; petrolio, industrie chimiche; tessitura e abbigliamento; istruzione; archeologia e turismo; assistenza sanitaria e materna; risparmio; sport. All’interno della vasca, su mattonelle di ceramica, è stata raffigurata dal prof. Gaetano Angelico la vita sociale di Campofranco. |
Testi e fotografie a cura di VINCENZO NICASTRO Edizione 2002 dell’Associazione Culturale Don Pio Sorce per il 40° Anniversario de LA VOCE DI CAMPOFRANCO (1961-2001) Direttore resp.le Vincenzo Nicastro - Aut. Tribunale di CL, n. 64/1975 |
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