Il 3 dicembre 2000, nel presidio ospedaliero S. Elia con una solenne celebrazione presieduta da S.E. Alfredo Maria Garsia Vescovo di Caltanissetta è stata benedetta la statua della"Madonna della Salute". Il monumento rappresenta per l'Azienda un ulteriore tassello che va ad aggiungersi in quella opera di sistemazione complessiva dei Presidio Ospedaliero S. Elia mirata al miglioramento dei servizi e all'attenzione per i.bisogni sanitari degli utenti. L'opera ideata dal cappellano ospedaliero Mons. Pietro ;Mendola ha visto coinvolti numerosissimi operatori sanitari e non, che con il loro contributo economico hanno permesso la concreta realizzazione. Il monumento, acquisita la piena disponibilità e l'assenso del Direttore Generale Dott. Giancarlo Sassoli, è stato collocato nello spazio antistante l'ingresso del presidio ospedaliero su un prato verde che fa da tappeto ed attorniato da una splendida cornice di abeti. L'opera in bronzo in grandezza naturale è stata realizzata dalla scultrice Aldisi, tra l'altro dipendente dell'Azienda. Il monumento, nella sua semplicità, ha l'eloquenza delle parole che escono dal cuore e hanno la capacità di confortare gli afflitti. La madre e il figlio protesi in un gesto d'amore accolgono il sofferente che implora con ardore, con l'espressione di chi patisce una grande sofferenza, si aggrappa con tutta la sua fiducia ad un'ancora di salvezza. Il monumento alla Madonna è un segno di conforto e di speranza per quelli che vanno alla ricerca della Salute compromessa; Maria appare salute degli infermi per quanti esercitano l'opera di misericordia e di visita degli infermi; Ella è madre ed aiuto. La "Madonna della Salute" ci sollecita ad acquisire una nuova mentalità più profonda e più saggia, che ci faccia guardare all'essenzialità delle cose, all'autenticità dei sentimenti, alla semplicità dei gesti, al rispetto dei valori. Ella richiama gli operatori cristiani ad una testimonianza credibile e creativa che sappia umanizzare gli istituti di cura e -alla necessità di una fede che sappia illuminare i problemi dei mondo della sanità, sottesi alla ricerca, alle acquisizioni scientifiche e alle tecniche di intervento, in cui sono implicate la natura e la dignità della persona umana. Ella sollecita ad una intensa ed intelligente opera di educazione sanitaria e morale nella prospettiva del valore inestimabile e sacro della vita, per promuovere e costruire nella società la cultura della donazione, della solidarietà e della vita. Il monumento del nosocomio nisseno sia una preghiera innalzata per raccogliere tutte le preghiere, le ansie, le sofferenze, le fatiche e l'impegno di quanti vivono in questa cittadella della sofferenza, che Maria vuole trasformare in cittadella dell'amore.